
Il Respiro o ReBirthing è una tecnica bioenergetica che si propone come obiettivo l’integrazione di vecchi schemi energetici incistati nel corpo, derivanti da traumi psico fisici ed emozionali.
Questi schemi possono essere definiti come depositi contenenti sensazioni, emozioni, percezioni e pensieri inscritti a livello cellulare e che sono in grado di condizionare le nostre risposte fisiche ed emotive innescando reazioni dette adattamenti coercitivi: in passato non si è potuto o voluto consentire a una qualche emozione, come per esempio rabbia, paura o frustrazione, di manifestarsi pertanto essa rimane repressa; registrata nel corpo a livello cellulare e molecolare e trasportata nel nostro presente attraverso i ripetuti cicli di mitosi cellulare, dove la nuova cellula eredita l’informazione dalla vecchia genitrice morente.
Gli strumenti di cui il Rebirthing necessita sono: il corpo, il respiro, un’attenzione non giudicante e un Rebirther dedicato. Rebirthing letteralmente vuol dire rinascita, questo termine ci rimanda ai primi anni settanta dove la tecnica veniva utilizzata in acqua calda, e la cui esperienza riconduceva spesso, anche se non sempre, a rivivere il trauma di nascita. Ma prima ancora di ciò la tecnica del respiro circolare veniva utilizzata nei monasteri Taoisti e lì resta custodita gelosamente fino a quando, negli anni settanta appunto, Sri Babaji, figura spirituale indiana di grande saggezza, ha divulgato tale strumento ritenendolo più adeguato, per via della sua facilità di impiego, versatilità e potenza, all’uomo occidentale.
In effetti portare l’attenzione al proprio respiro è un modo infallibile per superare l’attività duale della mente, questo è un principio che accomuna tutte le tecniche meditative e yogiche, il respiro unifica mente e cuore. Ma nella tecnica del Respiro circolare, connesso e consapevole, c’è di sicuro un qualità molto preziosa: questa tecnica se eseguita con costanza e coraggio, ridà forza all’essenza e libera dai condizionamenti; questo avviene principalmente tramite l’emersione di vecchi schemi energetici, e all’attitudine inclusiva di una consapevolezza che si arrende all’ondata di pensieri, immagini, emozioni, sensazioni corporee che possono emergere durante una seduta di respiro, consentendo il manifestarsi di quello che c’è, in tal modo, vecchi depositi da lungo tempo repressi, vengono incanalati attraverso l’osservazione non giudicante, fuori dal tessuto cellulare, liberando un enorme quantitativo di energia da lungo tempo usata per tenere in atto la repressione.
Il Respiro ci consente inoltre accesso a stati trans personali, ossia una dimensione laddove possiamo interagire con forze che stanno sopra la dimensione umana, e alle quali possiamo rivolgerci per chiedere guida, sostegno e direzione, e da cui possiamo, in maniera del tutto naturale e spontanea, eseguie un download di informazioni nuove, fresche ed in frequenza con l’anima. Infatti nella mia esperienza personale, vivo il respiro come una preghiera, come momenti di esperienza unitaria, al di sopra della visione dualistica della mente.
Si può tranquillamente affermare che niente come il ReBirthing segua la massima: “la via che porta fuori è quella che va dentro e passa attraverso”.