C’è una sola esperienza nella tua vita che sei stato in grado di trattenere? Di impedirne la fine?
Ok, forse un tramonto o un momento speciale con un selfie….quello è un surrogato della realtà, un piacevole ricordo, una riproduzione… ma non è l’esperienza stessa del tramonto o dell’abbraccio…. arriva l’istante in cui il sole scende del tutto e l’abbraccio si scioglie.
Ma l’esperienza in sè? Come la trattieni?…. non puoi.
Le esperienze, le sensazioni, i pensieri e le percezioni… la loro natura é venire ed andare.
Per la mente è terribile accettare questo. La mente vuole conservare e trattenere quello che le piace e le serve e rifiutare e rigettare ciò che pensa sgradevole o che crede inutile. La mente non si arrende.
Per la consapevolezza arrendersi è la cosa più naturale di tutte. È nella sua natura.
Arrendersi all’arrivo e alla dipartita di ogni cosa, di ogni esperienza, sensazione, emozione e pensiero….
Arrendersi al cambiamento… alla ciclicità.
Arrendersi non è un’attività della mente, se la pensi così è terribile, energeticamente invalidante e inutile… che la mente continui a sviluppare strategie per servire l’anima!!!
Arrendersi è una qualità intrinseca di quello spazio sacro che tutto accoglie e tutto lascia andare, uno spazio che si chiama consapevolezza.
Nella mia esperienza, per arrendersi ci vuole coraggio, il coraggio di restare svegli.
Buon Ognissanti, buon compleanno a me, e grazie alla Vita.